A cura di ADRIANA OBERTO
Fotografie di Adriana Oberto, Elisabetta Ramondini
Italia, TORINO – TO
Un’esperienza coinvolgente e intensa, capace di svelare la bellezza e il mistero dell’arte e della vita di uno dei pittori più affascinanti di tutti i tempi.
La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e accompagnata dal Consolato onorario d’Austria a Torino, è stata inaugurata il 26 novembre scorso presso la Società Promotrice delle Belle Arti e sarà visitabile fino al 23 febbraio 2025.
G. Klimt alla Promotrice
Questa mostra può essere definita un “abbraccio dorato” tra cultura e tecnologia. Si tratta di una produzione internazionale organizzata a Torino da Next Events, che arriva in questa sede dopo molti anni dalla prima mostra immersiva in questo luogo.
La mostra dedicata a Klimt si inserisce nella tradizione e nella storia della società Promotrice, un’associazione nata nel 1842 e che, dal 1919, fatta eccezione per le interruzioni dovute alla Seconda Guerra Mondiale, utilizza l’edificio in viale Balsamo Crivelli come sede espositiva. I fondatori della Promotrice avevano come obiettivo quello di avvicinarsi al nuovo, al moderno e alle tecniche innovative: uno spirito che questa mostra incarna pienamente. Grazie alla tecnologia, è possibile entrare nell’opera d’arte, viverla in modo immersivo, quasi come se si diventasse parte del soggetto rappresentato.
“Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante
da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche…”
(Gustav Klimt)
Klimt, considerato un rivoluzionario della sua epoca e protagonista della Secessione viennese, ha un’opera che si presta perfettamente a questa esperienza. A Torino, città ricca di esempi straordinari di architettura liberty, questa mostra offre al pubblico l’opportunità di esplorare e vivere l’arte di Klimt in una modalità innovativa. Se visitando il Museo del Belvedere a Vienna si possono ammirare le opere originali, qui si aggiunge un elemento in più: la tecnologia, infatti, consente di immergersi completamente nell’opera, percependola in modo emozionale e accattivante.
In questa mostra viene proposto un approccio diverso per raccontare un personaggio attraverso un’esperienza coinvolgente, pensata per appassionare il pubblico di tutte le età, inclusi i più piccoli, e permettere di apprezzare la cultura in modo innovativo ed emozionante. La dicotomia tra mostre tradizionali e mostre di questo tipo è un tema noto tra artisti e galleristi: l’arte immersiva, pur non sostituendo la visione diretta delle opere d’arte originali, si pone come un’esperienza complementare e arricchente.
la Mostra
Nel caso di Klimt, si raccontano il suo tempo, la sua vita e le sue opere attraverso un percorso che consente di “entrare” nei suoi quadri, offrendo una comprensione più profonda della sua estetica. Questa mostra include elementi innovativi, come l’uso del metaverso e della realtà virtuale, e propone un film di 12 minuti sulla vita dell’artista, offrendo così una conoscenza che si estende oltre l’esperienza visiva.
Per i più piccoli è stato ideato uno spazio educativo in cui si cerca di trasmettere il mondo di Klimt con entusiasmo e coinvolgimento, rendendolo accessibile e stimolante. Klimt stesso, un personaggio originale che non si è mai sposato ma ha avuto 14 figli, viene raccontato con passione, offrendo uno sguardo autentico sulla sua vita e la sua arte.
La mostra si apre con una timeline che illustra i momenti più significativi della vita di Klimt, aiutando il pubblico a comprendere gli eventi che hanno influenzato la sua esistenza e la sua arte, consacrandolo come il principale rappresentante della Secessione Viennese. Il percorso include l’uso di lightboxes, strutture che raffigurano in grande formato le opere più iconiche di Klimt, e non manca un’area specifica dedicata ai selfie. Contrariamente a quanto avviene di solito nei musei, infatti, l’organizzazione incoraggia i visitatori a fotografare e condividere la propria esperienza sui social.
Il laboratorio didattico offre a grandi e piccini l’opportunità di esprimere liberamente la propria creatività, realizzando opere in stile Klimt. Seguendo un tutorial dedicato, i partecipanti possono cimentarsi nella creazione de L’albero della vita. I disegni possono essere avviati durante la visita e completati a casa, favorendo un apprendimento che supera i confini dell’esposizione.
Così come le opere d’arte si “liberano” dai quadri trasformandosi in proiezioni e videomapping, allo stesso modo la stimolazione intellettuale non si esaurisce con la visita, ma ambisce a proseguire nella quotidianità.
Imaginaria
La tecnologia è protagonista assoluta della mostra, con due partner:
- la collective Imaginaria ha creato il percorso videomapping nella sala immersiva e due percorsi di metaverso nella Realtà Virtuale.
La sala immersiva propone un percorso in videomapping, con proiezioni in motion graphic che ripercorrono le principali fasi artistiche di Klimt. Si parte dal periodo secessionista, in cui l’artista prediligeva rappresentazioni ispirate all’arte romana e greca, per poi passare ai celebri dipinti delle Facoltà – Giurisprudenza, Filosofia e Medicina – purtroppo andati distrutti in un incendio, ma considerati veri capolavori.
Il percorso continua con il celebre Fregio di Beethoven e prosegue verso il periodo aureo, il più noto e fortunato di Klimt, rappresentato da opere iconiche come Il Bacio. Infine, si esplora il periodo fiorito, la fase più matura e ricca della sua produzione artistica.
Le opere vengono rielaborate digitalmente attraverso il computer, accompagnate da una colonna sonora visiva e musicale, offrendo un’esperienza multisensoriale che racconta l’evoluzione artistica dell’artista.
La sezione di realtà virtuale offre due percorsi distinti: uno da seduti e uno in movimento, pensato per chi non si lascia intimorire da figure inquietanti; i percorsi propongono un viaggio immersivo attraverso il Fregio di Beethoven. Lungo il percorso il cavaliere, guidato e sostenuto dalle Muse che lo accompagnano, affronta diverse forze ostili, tra cui gorilla, gorgoni e serpenti. Il viaggio culmina in un momento di grande intensità emotiva, simboleggiato da un abbraccio che rappresenta il raggiungimento dell’amore.
- Morghy Digital applica per la prima volta in una mostra l’intelligenza artificiale al mondo della cultura. Ha creato Morghy AI – un robottino con intelligenza artificiale che scrive e dipinge. L’intelligenza artificiale è stata istruita integrando al suo database l’intera poetica di Klimt, concentrandosi sui suoi quadri più noti, in particolare quelli dell’epoca d’oro e le opere che rappresentano la parte più riconoscibile della sua arte. Sono stati inseriti sia i dipinti completi sia dettagli specifici di alcune opere. Successivamente, si è richiesto all’intelligenza artificiale di creare nuove immagini, realizzando visioni che Klimt non ha mai dipinto. Sono stati installati due schermi: uno dedicato all’amore sentimentale, esplorando temi come l’amore di coppia, gli affetti familiari, la maternità e i legami che superano i tabù del tempo dell’artista. L’altro schermo, invece, si concentra sull’amore per i piaceri della vita, trattando tematiche mai affrontate direttamente dal pittore. Qui sono presentate opere create dall’intelligenza artificiale nello stile dell’artista, rappresentando l’amore per il cibo, lo sport e il sapere. Gli schermi sono progettati per una fruizione semplice, senza l’utilizzo della realtà virtuale, ma esclusivamente come esperienza visiva.
Morghy Digital
L’obiettivo della mostra è di lasciare un’emozione duratura e un arricchimento culturale. Ringraziamo Next Events per l’ospitalità in occasione dell’inaugurazione della stessa.
La mostra è visitabile nei seguenti orari:
Dal Martedì al Giovedì 10 – 18
Venerdì e Sabato 10 – 20
Domenica e Festivi 10 – 19
Lunedì chiuso – Ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura.