Un solo pianeta, miliardi di storie da raccontare

Liberty - Leonardo Bistolfi - Tomba Durio

Liberty – Torino Capitale

La mostra a Palazzo Madama - Parte Seconda

A cura di ADRIANA OBERTO

Fotografie di Adriana Oberto, Mariagrazia Castiglione, Massimo Tabasso

Italia, TORINO – TO

Liberty – Torino Capitale, visibile presso Palazzo Madama a Torino fino al 10 giugno 2024, è una mostra a tutto tondo che racconta come Torino sia diventata l’assoluta protagonista a livello europeo e mondiale – a partire dalla Grande Esposizione Universale del 1902 –  della nuova arte che ha unito e dominato tutta l’Europa all’inizio del secolo scorso.
Con questa mostra Torino mira ad entrare nel RANN (Reseau Art Nouveau Network)  di Bruxelles ed in seguito proporre la sua candidatura a Città Patrimonio UNESCO per il Liberty.

Liberty - Emporium
rivista EMPORIUM - Adriana Oberto Photograhy

IL “CORRIDOIO” DIDATTICO

La mostra continua lungo una sorta di corridoio centrale ricurvo ricco di informazione di carattere didattico.

Su una delle pareti vengono rappresentati – tramite fotografie – 15 edifici simbolo del Liberty a Torino e rappresentativi dell’architetto costruttore; si tratta di edifici diversi per ricchezza e importanza, dalla casa da pigione di C.so Re Umberto angolo c.so Sommeiller ad edifici più modesti. Sono decine gli architetti che diventano importanti in questo periodo – ognuno con la propria estetica, il proprio linguaggio personale e la personale applicazione dei diversi elementi. Il numero totale degli edifici Liberty a Torino supera i 500!

Liberty - elementi tecnici della bellezza
Adriana Oberto Photography
LIberty - info Fenoglio
Adriana Oberto Photography
Liberty - corridoio didattico - i materiali
Adriana Oberto Photography
Liberty - Ferro battuto
Adriana Oberto Photography
LIverty - dettaglio alari
Adriana Oberto Photography

Sull’altro lato troviamo in una mappa concettuale i materiali che hanno “fatto” il Liberty; perché questo è l’ultima delle arti artigianali, ma anche la prima di quelle industriali.  È perciò importante apprezzare l’attenzione per una produzione artigianale che vuole diventare industriale, e che studia pertanto come dare a materiali plastici come il legno, il bronzo, i metalli e il vetro una struttura decorativa che possa poi essere replicata. Si tratta di una rivoluzione di straordinaria semplicità (come per esempio era semplice usare i cartamodelli per le decorazioni delle facciate, degli interni, degli elementi di arredo fino al decoro minuto) ed inventiva (come il litocemento, cioè la pietra artificiale, per la riproduzione di elementi simili alla pietra, ma con costi fortemente minori). Un posto d’onore occupano le barre d’acciaio per armatura ad aderenza migliorata per strutture in calcestruzzo armato a testimonianza dell’importanza del sistema Hennebique, che viene migliorato dall’Ing. Porcheddu. Ed è questa struttura che permette la diffusione del Liberty e la costruzione del suo elemento rappresentativo – il Bow window. Protagonisti di questo segmento sono perciò i materiali lapidei, il vetro, il ferro, il legno e le nuove tecnologie che li utilizzano.

Liberty - corridoio didattico - gli edifici in Torino
Adriana Oberto Photography
Liberty - Emporium
Adriana Oberto Photography

LE ARTI GRAFICHE E LA COMUNICAZIONE

Come detto, il Liberty è uno stile “a tutto tondo”, che coinvolge tutti i campi. Ne sono prova i manifesti, le “affiches” e le riviste che, con la loro grafica, i colori, i temi, i caratteri stessi di stampa, danno vita al nuovo stile. Le riviste sono le protagoniste della nuova società e diffondono il nuovo “verbo” artistico; sono ricche di contenuti, ma anche di fascino. Tra queste si è scelto di esporre le copertine di “Emporium” (la rivista delle arti grafiche di Bergamo); sono una quarantina, dal 1897 in poi, e contengono ognuna un pezzo della nostra storia. Ogni copertina ha un lettering e una grafica differenti e rappresentano l’incredibile creatività degli artisti e la loro capacità di ricercare e imporre una logica unitaria a un’Italia giovane, che si è fatta da poco.

Inoltre la stagione Liberty è l’età della prima grande scolarizzazione.
Oltre ai manifesti e alle riviste, un’area della mostra è dedicata alla scuola, che è uno spazio non solo dove apprendere nozioni, ma anche un’occasione per entrare in una dimensione di gusto completamente differente. Accanto a quella che è la progettazione della scuola e dei suoi arredi (sono presenti due banchi di scuola, che mettono a confronto i diversi livelli sociali per cui erano stati costruiti, ma anche l’attenzione – nel banco che può essere adattato nelle dimensioni – alle necessità e alla crescita del fanciullo), troviamo un’ampia collezione di premi e ricordi scolastici, giornalini (la Domenica dei fanciulli), abbecedari,… . Non mancano biglietti augurali, ex libris ed altre illustrazioni: sono esempi di come il Liberty venisse applicato dalla grafica alle cose più minute e avesse un carattere pervasivo.

Liberty - banco didattico
Adriana Oberto Photography

IL LIBERTY E L’ARTE FUNERARIA

Liberty - Leonardo Bistolfi - Tomba Durio
Leonardo Bistolfi - Tomba Durio - Cimitero Monumentale Torino - Mariagrazia Castiglione Photography

L’arte Liberty ha saputo rappresentare al meglio sentimenti quali il distacco, il rimpianto e il mistero. Si tratta di un passaggio verso l’ignoto: il varcare una soglia verso una dimensione sconosciuta. E le sinuosità e le raffinatezze di quest’arte interpretano ampiamente queste sensazioni nelle tombe del Cimitero Monumentale di Torino (ne parliamo nel nostro articolo: “Alla scoperta del Liberty – Torino: il cimitero monumentale” ©Giroinfoto 53); si tratta di un “museo” nella città, che raccoglie tantissime opere di scultori, pittori, decoratori e mosaicisti del periodo, che esprimono in maniera sublime i temi della morte e dall’aldilà.  

COME NASCE UN CAPOLAVORO

L’ultima parte della mostra è dedicata a Leonardo Bistolfi. Troviamo il bozzetto preparatorio della Sfinge, che abbellisce la tomba Panza a Cuneo. Si tratta della prima opera (del 1890) totalmente in stile Liberty, di cui rappresenta pertanto l’inizio.

Viene inoltre raccontato il fregio per il teatro di Città del Messico; dai primi schizzi eseguiti dall’artista a matita ai singoli studi in gesso, per passare dal bozzetto finale e in seguito al gesso preparatorio in scala 1:1, passo dopo passo ci viene mostrato come nasce un capolavoro. L’opera dimostra inoltre non solo l’importanza di Bistolfi a livello mondiale, ma anche la capacità di pervasione del Liberty.

Liberty - corridoio didattico - come nasce un capolavoro
Adriana Oberto Photography
Liberty - opera città del Messico
Adriana Oberto Photography
Liberty - Bistolfi Sfinge
Adriana Oberto Photography
Liberty - bozzeto per il fregio del Teatro dell'Opera di Città del Messico - L. Bistolfi
Adriana Oberto Photography

Per approfondimenti, e fine a giugno 2024, potete seguire questo link.

Questo articolo fa seguito alla sua Prima Parte.

Desideriamo ringraziare Palazzo Madama, nella persona del suo Direttore Giovanni Carlo Federico Villa per la disponibilità e l’interessantissima visita guidata.

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