A cura di ANNALISA PORRU
fotografie di CLAUDIA PICCININI, GISELLA NATALINI
italia, SAvona
Villa Zanelli, situata a Savona nel quartiere di Legino, rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura Liberty in Italia.
Dopo il recente restauro si prevede una nuova destinazione d’uso, che unirà l‘ospitalità turistica ad una vocazione per l’arte.
La villa
La villa fu commissionata agli architetti Gottardo Gussoni e Pietro Fenoglio dal capitano di lungo corso Nicolò Zanelli che, fatta fortuna in Sud America con le miniere di salnitro, rientrò in Italia con la moglie Rose e la figlia Lindita.
Dopo la sua morte la villa fu ereditata dalla figlia Lindita ma, essendo questa minorenne, di fatto per la legge italiana ne divenne proprietaria la moglie Rose, che Zanelli aveva voluto escludere dal testamento. La proprietà, giudicata troppo onerosa da mantenere, venne quindi frazionata in due parti e venduta al comune di Milano, che la adibì a colonia balneare con annesso campeggio, e ai fratelli Spotorno.
Durante la seconda guerra mondiale la Villa divenne un ospedale da campo; successivamente fu acquistata dalla Regione Liguria che ne fece una struttura per il trattamento di cardiopatici e centro fisioterapico. Nel 1998 però, il crollo di una parte dell’edificio, ne impose la definitiva chiusura. Seguirono lunghi anni di degrado e abbandono, finché A.R.T.E., ossia l’Azienda Regionale territoriale per l’edilizia, ne commissionò il completo restauro, conclusosi dopo importanti interventi, nell’aprile del 2024.
La Villa, che si affaccia direttamente sul mare, è il frutto dell’opera di Pietro Fenoglio, nato a Torino nel 1867 e morto nel 1925, architetto e ingegnere, uno dei più importanti interpreti del Liberty in Italia. Con la realizzazione di Villa Zanelli, egli portò L’Art Noveau a Savona. L’Art Noveau, o arte floreale, proliferò soprattutto nell’architettura, celebrando una sorta di rinascimento delle arti decorative. La Natura divenne la principale fonte d’ispirazione e dunque le forme organiche e le linee curve con ornamenti a predilezione vegetale e floreale sono le caratteristiche più salienti di questo stile che investi i più disparati campi dell’attività umana: architettura e pittura, decorazione d’interni, utensili e oggettistica, sono solo alcuni esempi in cui questo stile trovò applicazione.
A Villa Zanelli ritroviamo tutto questo e molto di più. Non solo l’edificio sembra nascere direttamente dal terreno grazie alla base che “affiora” letteralmente dalla roccia, seppure ricreata artificialmente, ma i suoi elementi decorativi prendono spunto in maniera evidente dal mare: ecco allora che troviamo non solo fiori e foglie ma anche pesci e temi marini, quasi tutta la villa fosse un omaggio al mare, a cui sorge accanto, e allo stesso tempo una sua diretta emanazione.
L’ingresso principale, coperto da un porticato, si affaccia a Sud, sul mare appunto, ed è accessibile tramite un’ampia ed elegante scala. Gli ambienti interni, illuminati da grandi finestre, sono spaziosi e arricchiti da affreschi. Le stanze sono distribuite da una importante scalinata che oltre ad essere funzionale riveste anche il ruolo di importante elemento decorativo. All’ultimo piano si trova la torretta, l’unica ad aver conservato le finestre originali, impreziosite dai vetri colorati.
Qui troverà sede un bar, mentre ai piani inferiori un hotel con 11 camere e un ristorante per 80 coperti saranno la nuova destinazione d’uso. Al piano inferiore invece un ambiente di circa 220 mq ospiterà esposizioni temporanee d’arte. Il grande parco di 7800 mq che circonda interamente la proprietà, sarà la sede suggestiva di eventi culturali patrocinati dal Comune di Savona.
Ci auguriamo che Villa Zanelli, tornata a splendere dopo anni bui e tormentati, possa essere oggetto di tutta quell’ammirazione e apprezzamento che giustamente le spettano e che possa divenire, nell’immediato futuro, sede di aggregazione culturale oltre che luogo di charme e fascino indiscutibili.